Torino rilancia e gioca un tris d'assi
La Sacra Sindone nel Duomo, la Cattedrale di San Giovanni
Battista in Piazza San Giovanni.
La Croce Processionale nella Chiesa dello Spirito Santo
in Via Porta Palatina 7
I Tesori della Cappella dei Mercanti in Via Garibaldi 25
EMOZIONE ARTE STORIA SCIENZA
Se siete a Torino per l'Ostensione della Sindone, dopo le emozioni contrastanti che avete provato nella penombra del Duomo, potete approfittare della situazione per un viaggio di scoperta o riscoperta nel centro della città.
A pochi metri si trova la chiesa dello Spirito Santo.
Tra i suoi tesori potete ammirare
la Croce Processionale attribuita a Pietro Piffetti (1701 – 1777), ebanista
regio.
La Croce è stata restaurata su volontà di don Giovanni Griva da un gruppo di giovani professionisti della Mnemosyne servizi e inaugurata il 25 marzo 2015.
Si trova a metà dell’unica navata, sulla sinistra, dopo
aver superato il mausoleo del barone Bernhard Otto von Rehbinder, militare estone,
comandante del reggimento palatino Royal Allemand al servizio dei Savoia durante
l'assedio di Torino del 1706 e priore dell'arciconfraternita.
La croce è eretta e posta davanti a uno specchio che ne
riflette la parte posteriore, dall'idea della nipote di don Griva, Elena, per
ammirarne la fattura in modo completo.
La decorazione a intarsio sfrutta la contrapposizione
cromatica dei materiali, l’avorio dipinto e graffito, l’effetto marmorizzato
della tartaruga, il palissandro e l’ottone.
L’alternanza di motivi naturalistici e geometrici, fiori
e foglie, e i nastri gialli in legno di bosso danno forma a un manufatto di
pregio elegante e prezioso.
Completano le decorazioni otto elementi metallici, tra i
quali la colomba in argento che rappresenta lo Spirito Santo e che sono stati
recuperati con il riordino e il censimento dei beni custoditi nella chiesa.
Usciti dalla chiesa in via Garibaldi 25, passando per gli Antichi Chiostri potete arrivare alla Cappella dei Mercanti.
Cappella che appartiene alla Pia Congregazione dei Banchieri, Negozianti e
Mercanti di Torino e che fu dichiarata nel 1910 “Monumento di alto livello artistico”
dal Ministero della Pubblica Istruzione per le mirabili opere d’arte
conservate.
Noi l'abbiamo fatto e siamo stati accolti da Giuseppino Orsi, Prefetto di Sacrestia che, in modo gentile e paziente, ci ha accompagnato nella visita della Cappella e della sacrestia.
Noi l'abbiamo fatto e siamo stati accolti da Giuseppino Orsi, Prefetto di Sacrestia che, in modo gentile e paziente, ci ha accompagnato nella visita della Cappella e della sacrestia.
La nostra attenzione è stata attirata dal soffitto della
Cappella, dai dodici quadri che hanno come tema la Natività e il Mistero dei Re
Magi, dalle rappresentazioni della stella cometa, dalle sei preziose statue di
gesso del presepe dell’ottocento, dal “Libro d’oro” e dal “Calendario perpetuo”
di G.M.Plana.
Con meraviglia abbiamo visto i cilindri sui quali sono riportati 40 mila dati, tra cui feste e lunazioni, dall'anno zero all'anno 4000 in una grafia minutissima.
Avete tempo fino al 24 giugno e se lo desiderate vi rimane un ultimo asso da giocare, a vostra scelta, per fare poker!
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